Un giorno , nella sede romana dell’A. MI University, un allievo di Fiuggi, Antonello Necci, mi ha proposto di organizzare un incontro sulla Bio-Naturopatia nella Biblioteca Comunale di Acuto.Paese vicino a Fiuggi nella provinciadi Frosinone, piccolo ma famoso per “Santa Maria de Mattias” (1805-1886) che fondò l’ordine delle Adoratrici del Sangue di Cristo. Santificata, oltre cheper miracoli avvenuti per sua intercessione e per la sua vita evangelica radicale e profonda, anche per avervissuto e realizzato il suo grandissimocarisma, quello dell’alfabetizzazione del popolo e in modo particolare dei bambini in un mondo dove l’ignoranza regnava sovrana; da qui la realizzazione d’innumerevoli scuole sparse in tutto il mondo.
Da ciò si deduce che Acuto è un paesepiccolo ma con grande sensibilità alla cultura. Così ho accettato di vivere questa esperienza con Antonello, allievo pieno d’iniziative con grande desiderio di sapere e di comunicare.
Mi sono trovato in una grande biblioteca comunale a due piani, strapiena di libri, che forse tanti paesi più grandi o città non hanno. Dopo aver fatto conoscenza e aver scambiato parole e idee con la responsabile della biblioteca e con l’assessore alla cultura, ho iniziato l’incontro con la sala quasi piena.
Durante lo scorrere delle slaid sono statiincalzanti gli interventi degli uditori, atal punto da creare una lezione interattiva con scambi d’idee e quesiti estremamente interessanti e costruttivi, dove domande opportune e pertinenti misono state poste in modo intelligente.
Ho esposto loro, attraverso un triangolodi relazioni (l’allievo Antonello ormai spalla, loro e me), uno dei più importanti ambiti in cui opera la Bio-Naturopatia, cioè quello “educativo”.All’interno di tale ambito il Bio-Naturopata educa e informa le persone alla conoscenza e alla gestione del proprio equilibrio psico-fisico, consigliando a tal fine comportamenti e stili di vita piùadatti da seguire.
Ma l’altro motivo per cui ero li, ho spiegato all’assemblea, era quello di accendere in loro il “desiderio di Sapere”di più, anzi di “A m a r e ” ciò che si vuol sapere.
Il desiderio appartiene agli amanti che nutrono un’attrazione irresistibile verso l’oggetto che amano. È questo quello che conta, non un solo semplice trasferimento di dati o nozioni, ma creare un grande desiderio di approfondire che spinga a studiare a ricercare, a capiregiorno dopo giorno il significato profondo di questa disciplina, così anticama ancora così sconosciuta. Sì, perché la medicina del passato era già “olistica”.
Tutto ciò, per permettere ad ognuno di gestire la salute in modo autonomo, con osservazione e attenzione, in modo da cogliere attraverso atteggiamenti psichici e fisici, i segni di eventuali iniziali disarmonie per poterli così riequilibrare naturalmente attraverso metodiche appartenenti al protocollo Olistico della Bio-Naturopatia o di ricorrere, se i segnali fossero importanti, alle cure di un Medico per poter arginare danni più gravi.
Al termine dell’incontro non riuscivamo più ad andar via tante erano le domande e gli scambi d’idee.
Ci siamo lasciati con la promessa di un nuovo incontro, non troppo lontano, monotematico e più allargato. Era questo il mio l’obiettivo: “accendere il desiderio”.
Ringrazio il comune di Acuto nella persona del consigliere alla cultura e Antonello Necci, per l’organizzazione di tale avvenimento culturale, che ha riempito di gioia noi che lavoriamo perpassione, cioè gli operatori e gli insegnanti dell’Accademia A.MI. University.
Da ciò si deduce che Acuto è un paesepiccolo ma con grande sensibilità alla cultura. Così ho accettato di vivere questa esperienza con Antonello, allievo pieno d’iniziative con grande desiderio di sapere e di comunicare.
Mi sono trovato in una grande biblioteca comunale a due piani, strapiena di libri, che forse tanti paesi più grandi o città non hanno. Dopo aver fatto conoscenza e aver scambiato parole e idee con la responsabile della biblioteca e con l’assessore alla cultura, ho iniziato l’incontro con la sala quasi piena.
Durante lo scorrere delle slaid sono statiincalzanti gli interventi degli uditori, atal punto da creare una lezione interattiva con scambi d’idee e quesiti estremamente interessanti e costruttivi, dove domande opportune e pertinenti misono state poste in modo intelligente.
Ho esposto loro, attraverso un triangolodi relazioni (l’allievo Antonello ormai spalla, loro e me), uno dei più importanti ambiti in cui opera la Bio-Naturopatia, cioè quello “educativo”.All’interno di tale ambito il Bio-Naturopata educa e informa le persone alla conoscenza e alla gestione del proprio equilibrio psico-fisico, consigliando a tal fine comportamenti e stili di vita piùadatti da seguire.
Ma l’altro motivo per cui ero li, ho spiegato all’assemblea, era quello di accendere in loro il “desiderio di Sapere”di più, anzi di “A m a r e ” ciò che si vuol sapere.
Il desiderio appartiene agli amanti che nutrono un’attrazione irresistibile verso l’oggetto che amano. È questo quello che conta, non un solo semplice trasferimento di dati o nozioni, ma creare un grande desiderio di approfondire che spinga a studiare a ricercare, a capiregiorno dopo giorno il significato profondo di questa disciplina, così anticama ancora così sconosciuta. Sì, perché la medicina del passato era già “olistica”.
Tutto ciò, per permettere ad ognuno di gestire la salute in modo autonomo, con osservazione e attenzione, in modo da cogliere attraverso atteggiamenti psichici e fisici, i segni di eventuali iniziali disarmonie per poterli così riequilibrare naturalmente attraverso metodiche appartenenti al protocollo Olistico della Bio-Naturopatia o di ricorrere, se i segnali fossero importanti, alle cure di un Medico per poter arginare danni più gravi.
Al termine dell’incontro non riuscivamo più ad andar via tante erano le domande e gli scambi d’idee.
Ci siamo lasciati con la promessa di un nuovo incontro, non troppo lontano, monotematico e più allargato. Era questo il mio l’obiettivo: “accendere il desiderio”.
Ringrazio il comune di Acuto nella persona del consigliere alla cultura e Antonello Necci, per l’organizzazione di tale avvenimento culturale, che ha riempito di gioia noi che lavoriamo perpassione, cioè gli operatori e gli insegnanti dell’Accademia A.MI. University.